In queste settimane la casa parrocchiale ha riaperto i battenti e, anche se esternamente non sono ancora stati ultimati i lavori di rifinitura, è ora abitabile. Sono trascorsi due anni di studio, programmazione ed esecuzione dei lavori che hanno permesso di restituire alla comunità uno stabile pienamente funzionale.
Già negli scorsi numeri di questo foglio informativo abbiamo spiegato la ragione e la necessità di questo straordinario intervento di conservazione.
Nella recente omelia in occasione della festa di San Carlo il Cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, ha ricordato come anche le case parrocchiali siano uno dei tanti segni che confermano “la premura del popolo di Dio per assicurare un’abitazione dignitosa ai suoi preti”. È una sorta di atto di fede nella presenza di Cristo Buon Pastore in mezzo a noi attraverso i suoi ministri. Ora che i lavori sono ormai terminati ci resta da compiere una sorta di “scatto di orgoglio” per sovvenire, ciascuno secondo le proprie possibilità, anche alle necessità economiche della nostra parrocchia.
Ci permettiamo come lo scorso anno di distribuire una busta per le offerte e ricordare alcune forme
di sostegno:
- offerta personale consegnata a mano al parroco (N.B. si tratta di offerte detraibili per le persone fisiche fino al 19 % dell’offerta, e deducibili per soggetti a reddito di impresa fino al 2 % del reddito d’impresa);
- offerta anonima in busta con causale “per i lavori della casa parrocchiale” da consegnare durante la questua domenicale;
- versamento o bonifico sul conto corrente della Parrocchia in essere presso la banca Intesa SanPaolo – agenzia di Piazza Cavour (Codice IBAN: IT 98 N 03069 10900 100000012704);
- collaborazione alle varie iniziative che verranno messe in atto a sostegno delle opere parrocchiali
Il Consiglio per gli affari economici
precedente | indice | successivo