Grandioso affresco con la lotta tra San Giorgio e il drago, opera che il parrocchiano Giovanni Paolo Recchi portò a termine nell’aprile del 1686, all’età di 80 anni, pochi mesi prima della morte.
Fin dalle origini la chiesa era dedicata al famoso martire della Cappadocia, soldato dell’impero sotto Diocleziano, che, secondo la tradizione, fu martirizzato il 23 aprile del 303 d.C. durante la grande persecuzione. Nella sagrestia, una recente urna in bronzo e cristalli (1903) ne custodisce le presunte reliquie, traslate da Pavia nel 1793.