La memoria del passato per essere feconda deve sempre puntare al “rilancio”, a un rinnovato impegno per il futuro. L’anno sacerdotale vedrà l’intera città di Como “riappropriarsi” della nostra basilica quale luogo di intercessione per ottenere numerose e sante vocazioni. Fu l’allora vescovo di Como, mons. Alfonso Archi, che designò negli anni venti del secolo scorso la nostra chiesa parrocchiale come santuario di preghiera per le vocazioni al ministero ecclesiastico. Nello statuto dell’associazione “Opera delle Vocazioni Ecclesiastiche” (1925), che ora ha sede in seminario, tra gli impegni degli aderenti si stabiliva una quotidiana invocazione a Nostra Signora del Sacro Cuore. La particolare devozione che mons. Archi riservava a questo titolo della Vergine Maria è testimoniata anche dal fatto che proprio in san Giorgio generalmente celebravail rito delle ordinazioni presbiterali. Egli lasciò nel suo testamento, con il desiderio di venir sepolto ai piedi di Nostra Signora, un reddito annuale perché il Seminario qui inaugurasse ogni anno scolastico, celebrando una Messa a suo suffragio. Venne precisata anche la distribuzione degli onorari per il celebrante, il diacono, il suddiacono, per la chiesa di san Giorgio, il sacrestano…“Il resto sarà impiegato per una distribuzione alla tavola dei chierici in quel giorno”. Sempre nella nostra basilica divenne consuetudine che i professori di teologia pronunciassero il loro giuramento anti-modernista.
Sabato 17 ottobre inizieranno, dunque, anche per il nostro santuario, come per gli altri sparsi nel vasto territorio della diocesi, i pellegrinaggi mensili di preghiera per le vocazioni. Alle ore 7.30 la recita del S. Rosario, cui seguirà la celebrazione eucaristica presieduta da don Roberto Bartesaghi, direttore del Centro Diocesano Vocazioni: sarà il primo passo di una proposta che cercherà di coinvolgere di volta in volta le diverse parrocchie della zona pastorale.
Questa iniziativa diocesana che accogliamo con gratitudine si colloca all’interno di quel cammino, concordato nell’ultimo incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale, che porterà la nostra Comunità al grande appuntamento del “giubileo” dell’incoronazione di Nostra Signora nel 2019. In questa sorta di “lunga novena” l’icona proposta nell’anno pastorale in corso sarà “L’Annunciazione”. La nostra attenzione, quindi, sarà catalizzata da questo filo conduttore: le diverse attività promosse nei vari ambiti della pastorale dovranno condurci a riscoprire il mistero che avvolge la nostra personale vocazione. Dalla risposta generosa di ciascuno, sull’esempio di Maria, al disegno di Dio dipende la felicità e la salvezza di tutti.