INTRODUZIONE ALLA LETTURA DI GENESI 1-11
I primi undici capitoli del libro della Genesi rappresentano uno di quei testi che da un lato sono ben noti, dall’altro, invece, sono molto spesso travisati. Tutti abbiamo sentito parlare della creazione del mondo, di Adamo ed Eva, di Caino e Abele, del diluvio universale e della torre di Babele. Eppure, chi di noi sarebbe davvero capace di leggere e commentare questi testi e di trarne messaggi ancora validi per i credenti di oggi? Di fronte a queste pagine, siamo così sicuri di conoscerne già il significato?
Gen 1-11 è un testo davvero fondamentale, nel quale si ritrovano temi come il senso della vita dell’uomo, della creazione e del rapporto con il mondo, della coppia e della famiglia, del lavoro, della violenza e del peccato, del potere e, soprattutto, nel quale emerge la figura di un Dio ricco di amore che fin dalle origini entra in dialogo con l’umanità.
La distanza cronologica tra noi e questi testi, non dimentichiamolo, è superiore ai 2500 anni.
Inoltre, Gen 1-11 è stato scritto in ebraico, lingua che esprime una cultura molto lontana dalla nostra mentalità occidentale. Il lettore di questi testi dovrà avere la pazienza di non perdersi d’animo, quando troverà qualche riferimento alla lingua e alla situazione storica originale, riferimento necessario per comprendere meglio i testi.
II commento al testo della Genesi è volutamente breve e semplice. Esistono infatti molti altri testi per chi avesse bisogno di approfondire il proprio studio.
“Semplicità”, lo ricordiamo, non vuoi dire “banalità”; in certi casi è chiesto al lettore un po’ di pazienza e di non scoraggiarsi di fronte alle prime difficoltà.
Non dimentichiamo, infine, che Dio parla attraverso il linguaggio degli uomini e il nostro linguaggio richiede sempre un’interpretazione. Il lavoro al quale ci accingiamo costituisce in realtà un’avventura appassionante; apriremo infatti testi che stanno alla base della fede ebraica e cristiana e che contengono la descrizione del progetto di Dio sul mondo e sull’umanità, testi che contengono per i credenti la Parola di Dio espressa in parole umane.
CHE COSA C’È IN GENESI 1-11? CENNI SULLA STRUTTURA DEL TESTO
Primo nucleo narrativo: le origini del mondo |
1,1−5,32 |
|
Premessa universale |
1,1−2,4a |
La settimana della creazione |
La prima umanità |
2,4a−25 |
Origine dell’uomo e della coppia umana |
Peccato, castigo e salvezza (I) |
3,1−24 |
Peccato e castigo (la coppia) |
4,1−26 |
Espansione del peccato (i fratelli); genealogia dei Cainiti e dei Setiti. | |
Prima transizione |
5,1−32 |
Genealogia da Adamo e Noè |
Secondo nucleo narrativo: il diluvio |
6,1−11,26 |
|
Nuovo peccato, punizione e salvezza (II): |
6,1−9,17 |
II racconto del diluvio e l’alleanza con Noè |
9,18−29 |
Peccato di Cam-Canaan | |
La nuova umanità |
10,1−32 |
Tavola dei popoli. Umanità unita |
11,1−9 |
La torre di Babele. Umanità divisa | |
Peccato e castigo (III) |
11,10−26 |
Genealogia fino a Terah e Abramo |
Seconda transizione: |
11,27−32 |
Preludio alla storia di Abramo |
Sul quadro così delineato è sufficiente una sola osservazione, per adesso molto superficiale. Il racconto di Genesi 1-11 è stato troppo spesso letto in modo molto unilaterale: Dio avrebbe creato un mondo buono e giusto, ma l’uomo lo ha rovinato con il suo peccato (il “peccato originale”) e da qui sono entrati nel mondo tutti i mali possibili. In realtà, come vediamo già da questo schema, alla presenza del peccato, e quindi del castigo, fa da contrappeso, in maniera molto forte, la presenza della salvezza, di un Dio cioè che non solo crea il mondo, ma anche salva l’uomo e gli viene incontro, nonostante il suo peccato. Si tratta di una idea importante, che dovremo poi riprendere con maggior attenzione. Per ogni testo che dovremo studiare, uno dei primi passi sarà quello di cercare di coglierne la struttura e la dinamica interna, per cercare di comprenderne, già in questo modo, il messaggio.