Nell’ultimo numero di VivaVoce, comunicando il nome dei parrocchiani deceduti nei precedenti mesi, si dava notizia, tra le altre, della morte di Luigi Vismara all’età di 95 anni. I tempi di redazione non avevano consentito di ricordare adeguatamente la figura di chi fu, per 19 anni, sacrista della nostra Basilica.
Non più residente a San Giorgio da qualche anno, Luigi Vismara rimane nella memoria di molte generazioni quale protagonista di prim’ordine della vita parrocchiale di quegli anni, collaboratore discreto, ma anche entusiasta promotore delle iniziative pastorali che hanno accompagnato e rinnovato la fisionomia della Parrocchia all’indomani del Concilio Vaticano II.
Ricoprì l’incarico di sacrista dal 1970 al 1989, affiancando con insostituibile e generoso impegno l’arciprete e i vicari nelle esigenze del culto e nelle responsabilità dell’oratorio. Si prodigò inoltre con spontanea affabilità a fianco di numerose iniziative promosse dall’associazionismo laico della Parrocchia.
Il carattere cordiale lo predisponeva con naturalezza a rapporti di schietta amicizia in cui si riconosceva il valore di un’esistenza ben spesa, nell’amore per la famiglia, in una solida fede cristiana e nell’esperienza intensa e varia del lavoro.
Quando l’età e la malattia divennero un problema, dopo la scomparsa della moglie Giuseppina, Luigi Vismara scelse a malincuore di disimpegnarsi gradualmente da un servizio che pure sapeva prezioso. Di fronte alla sua determinazione, frutto di maturata e razionale consapevolezza, nulla ottennero gli inviti dell’arciprete, che non voleva privarsi di persona tanto valida e stimata.
Ma il signor Vismara, nonostante le difficoltà di salute – peraltro energicamente affrontate – si è sempre interessato fino all’ultimo della Parrocchia San Giorgio, degli avvicendamenti dei sacerdoti e, soprattutto, della vita dei tanti giovani parrocchiani che aveva sempre considerato un po’ come figli e nipoti.
La folla numerosa di fedeli partecipanti alla sua Messa esequiale in Basilica lo scorso 9 giugno, testimoniava proprio, anche nell’età di molti di loro, l’affetto straordinario che le ragazze e i ragazzi degli anni ’70 e ’80 gli hanno sempre dimostrato, ricambiati da autentici tesori di saggezza e dalla capacità di farsi interprete e sostenitore dei giovani.
La Comunità parrocchiale, con gratitudine, lo ha affidato al Signore. L’intercessione della Madonna del Sacro Cuore, nuovamente invocata attorno alle spoglie mortali del caro signor Vismara, gli ottenga la ricompensa che mai da parte nostra sarebbe veramente adeguata.
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