Nel ventaglio delle vocazioni ecclesiali in questa quaresima abbiamo posto in particolare risalto la chiamata missionaria. Sfogliando il nostro foglio informativo, la testimonianza di vita di don Battista Cossali, la lettera che ci giunge da Haiti, il richiamo alla scelta caritativa di quest’anno che, coinvolgendo anzitutto i nostri ragazzi, ci ha permesso di conoscere le strutture di accoglienza dei Padri Somaschi in Romania, abbiamo conferma di come la nostra Parrocchia non rimane ripiegata su se stessa, ma si apre con generosità al mondo intero.
Questo ampio orizzonte deve ricordarci come il compito missionario non è delegabile ad altri, ma la presenza di fratelli e sorelle in “prima linea” per l’annuncio del Vangelo diventa modello e stimolo quotidiano per svolgere il nostro servizio di testimonianza in quell’angolo di terra dove la Provvidenza di Dio ci ha posto.
Anche il messaggio delle diverse liturgie domenicali di questa quaresima, animate in modo simpatico dai ragazzi delle diverse classi di catechesi, ci ha provocato ad assumere questa consapevolezza: siamo tutti INVIATI… a vincere il male (domenica delle tentazioni), a disporre i cuori all’ascolto della Parola (domenica della trasfigurazione), a chiamare a conversione (parabola del fico), ad accogliere tutti nella famiglia di Dio (parabola del figlio prodigo), a proclamare l’amore misericordioso di Dio (episodio dell’adultera).
Il mistero pasquale ci ricorda nel sacrificio di Cristo che l’annuncio missionario passa necessariamente attraverso l’esperienza “mortificante” e insieme luminosa della croce. Così si esprimeva mons. Oscar Romero, vescovo di San Salvador, ucciso proprio trent’anni fa per la sua difesa ad oltranza dei poveri: “Il martirio è una grazia di Dio che non credo di meritare. Ma se Dio accetta il sacrificio della mia vita, possa il mio sangue essere semente di libertà e segno della speranza che verrà. Perdono e benedico coloro che ne saranno la causa… perderanno il loro tempo: morirà un Vescovo, ma la Chiesa di Dio, che è un popolo, non perirà mai”.
A tutti l’augurio di ritrovare l’entusiasmo per annunciare la vittoria della Vita sempre e dovunque!
Buona Pasqua!
don Luigi