Dalla Tanzania ecco alcuni passi della lettera inviataci da p. Alessandro Nava, responsabile del “Consolata Hospital” di Ikonda, dove lavora come volontaria la dott.sa Manuela Buzzi di Como, il centro che abbiamo sostenuto con i frutti delle nostre I rinunce quaresimali.
Carissimi amici, benefattori e sostenitori,
vi scrivo per farvi gli auguri per il Natale e per il Nuovo Anno, e anche per ringraziarvi e aggiornarvi sullo stato del nostro ospedale e per rendervi partecipi del nostro lavoro. Il Consolata Hospital è cresciuto e continua a crescere nel segno della carità, delle necessità degli ammalati e dell’aiuto ai più poveri.
Gli ammalati giungono all’ospedale dalla nostra provincia, dalle province limitrofe ma anche da molto lontano.
Prima di tutto desidero ringraziarvi, perché veramente vi sentiamo con noi nello sforzo di portare avanti quest’opera. Sono tanti i gesti e le manifestazioni della vostra generosità e carità. Grazie a voi si sono concretizzate molte attività, iniziative e opere di carità piccole e grandi difficilmente descrivibili. La Provvidenza ci ha sempre assistito: questa provvidenza siete voi. Desideriamo condividere con voi l’impegno, il lavoro, le opere, i successi e le preoccupazioni.
Le preoccupazioni a volte mi tolgono il sonno e mi fanno temere pensando al futuro. Mi vengono in mente le parole di Dietrich Bonhoeffer che scriveva: “Dobbiamo continuare a impegnarci pensando che c’è un grande futuro davanti a noi, ma anche consci che siamo fragili…”.
Credo che soprattutto occorra conservare la certezza che Dio è accanto a noi, anche quando non tutto va come desideriamo. Il lavoro aumenta in continuazione, l’impegno è quello di sempre. A volte ci facciamo prendere dall’ansia perché si vorrebbe fare di più e arrivare a tutti. Le realizzazioni e le iniziative portate a termine quest’anno sono tante e tutte hanno il colore della vostra generosità e della vostra bontà.
Tra le novità segnalo che il prossimo agosto il primo medico preparato da noi inizierà a lavorare presso il nostro ospedale. Il primo impegno è stato e resta la formazione e il reclutamento di personale idoneo. Inoltre grazie anche alle cliniche mobili ci siamo resi conto della difficile situazione in cui vengono a trovarsi le mamme al momento del parto, soprattutto nei villaggi. Il nostro intento è quello di convincere tutte le mamme a venire a partorire all’ospedale per garantire a tutte una maternità sicura. Continuano tutti i programmi legati alla Clinica HIV/AIDS. Purtroppo il numero dei registrati è costantemente in aumento. Anche quest’anno l’attività di ristrutturazione dell’ospedale è stata intensa. Sotto la direzione di Fratel Gianfranco sono stati realizzati e messi in funzione: il reparto infettivi, la nuova farmacia, un nuovo reparto che provvisoriamente ospita la maternità e la ginecologia, le nuove lavanderie. Inoltre sono stati riparati il terrapieno e il canale di alimentazione della turbina.
Carissimi, quello che vi ho scritto è solo una parte del lavoro e delle attività che stiamo portando avanti. Dio vi benedica e vi ricompensi per tutto il bene che ci volete e soprattutto per tanti poveri che grazie a voi possono essere raggiunti e curati.
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